BIOGRAFIA

Dopo gli studi conseguiti in arte costume e design di moda per Bruna Airaldi verso la metà degli anni 80 ancora 20 enne si apre il momento della sperimentazione. Irrequieta per natura, frequenta i locali alla moda della torino dell’epoca. Una Torino fatta di lotta proletaria e di scontri di piazza ma anche di progettualità e fermento. Cuce le prime collezioni di abiti in pelle e pizzo che sfilano in mezzo alla gente in locali come il Big Club, tra le notti di Martin Mixo e Linda di Franco, assaporando la musica elettronica dei Subsonica, il rock dei giovani Litfiba e la new weve inglese dei Japan. Torino e Milano legate dal filo rosso della moda del disegno pubblicitario, dal fumetto e l’amore per i cappelli di sartoria. Da qui crea una collezione di cappelli scultura in gomma piuma non da indossare, elaborati con oggetti di recupero, trovati nei mercatini, smontando vecchi orologi, tagliando e pitturando bottiglie di plastica, esposti in diversi locali notturni. L’amore per l’arte la spinge a cavallo tra gli anni 80/90 a organizzare mostre di giovani artisti in particolare nel circolo Il Roclo’ di via Mazzini, scrivendo recensioni e muovendo i primi passi nei giornali dei circoli locali fino a fondare nella prima metà degli anni 2000 la sua associazione ToArtTorino in Movimento, collaborando con la regione Piemonte con lo scopo di portare l’arte in mezzo alla gente esponendo le opere nei migliori e alternativi locali torinesi dal Cafe’ Liber, ai Magazzini Gilgamesh, alla Drogheria. Gli artisti dai più famosi come il Maestro Dovilio Brero, al fumettista, sceneggiatore Andrea Cavaletto, al genio Michelangelo Fornaro, artista napoletano e poliedrico, alla fotografa emergente Daniela Andrà fino al writer Sir Two, hanno attraversato la scena dei locali torinesi. Tutto miscelato dalla musica dei migliori Dj set, in particolare quelli di 3C fondatore con xEn0 del programma Hip Hop Underground dedicato agli artisti Hip Hop della scena torinese. Gli ultimi anni Bruna Airaldi li ha dedicati crescendo il suo bambino, scrivendo il suo libro, “Gli amici stanno bene “ edito da Feltrinelli e facendo crescere il suo marchio Amanimals, disegnando illustrazioni, gadget abbinati a linee di oggettistica, t-shirt e borse shopper. Finalmente nell’ultimo anno ha deciso di unire tutte le sue passioni sotto un unico brand.
Così nasce Melaviolet che contiene tutto il suo mondo, dall’illustrazione, con un nuovo progetto fumetto, fino a realizzare le prime capsule di borse cucite a mano per un ritorno alle origini, inoltre dopo un anno difficile, vista la pandemia mondiale ha deciso di condividere il suo spazio lavorativo, mettendo il suo ufficio e le scrivanie a disposizione per professionisti o gruppi di lavoro in cerca di un punto di incontro.